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207 Indicatori dello stato di benessere nel cavallo impiegato nella Terapia per mezzo del Cavallo
FORMATO
cartaceo
AREA
Ricerche
ANNO
1997
AUTORE
Prof M orlandi, Dr A.P. Luccardi
PAGINE
9
RIASSUNTO
Il Dipartimento di Produzioni Animali dell’Università di Pisa si occupa dei cavalli utilizzati come mezzo terapeutico da molti anni. Già in precedenza abbiamo avuto occasione di relazionare
REPERIBILITÀ
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FORMATO cartaceo AREA Ricerca scientifica presentata al VII° Congresso Internazionale di R.E. ANNO Toronto, Canada 1988 AUTORE Università degli Studi di Medicina di Pavia e A.N.I.R.E PAGINE 24 RIASSUNTO Dall’esame della letteratura risulta che l’ippoterapia porta ad un miglioramento del controllo posturale globale (capo, tronco) e della coordinazione in soggetti con cerebropatia infantile (1-2-3); infatti il movimento indotto dal cavallo può attivare meccanismi di controllo posturale utili per il mantenimento o il controllo dell’equilibrio nei vari piani ed in particolare nel piano sagittale. Il controllo posturale nel piano sagittale è indispensabile per mantenere la postura sull’animale e a tal fine il soggetto è stimolato ad utilizzare in maniera sincrona e coordinata la muscolatura paravertebrale (estensoria e flessoria). Nei soggetti affetti da vari tipi di cerebropatia infantile il meccanismo di controllo affidato alla muscolatura del tronco risulta alterato con una preponderante azione dei muscoli flessori a livello del tratto dorso lombare ed estensori a livello del tratto cervicale (4-5-6). Con questo studio ci siamo proposti: 1) una valutazione clinica e funzionale dei soggetti 2) di valutare con elettromiografia di superficie l’eventuale variazione dell’attività della muscolatura del rachide al fine di evidenziare se l’ippoterapia è in grado di modificare il reclutamento di tale muscolatura 3) di valutare con indagine reflessologia strumentale (7) se l’ippoterapia è in grado di modificare la spasticità. REPERIBILITÀ info@cnranire.it
FORMATO cartaceo AREA Ricerche ANNO 2000 AUTORE Pr Anatoliy Havkin, Peter Gourvitch, A. Podlepa, I. Kostin PAGINE 8 RIASSUNTO The problem of psycho-sociological treatment of children with motor impairment remains desperately relevant in Russia today. In fact there are very few schools or educational institutions available to these children. The overwhelming majority of educational establishments do not accept these children.The few that do segregate the disabled from the able. Children with motor disorders have very particular needs and the groups and workshops offered are not structured to meet those needs. in particular the opportunity for social intercourse is sadly lacking. The waiting list to attend such an institution is several years long. So only a small number of children who are accepted, fail to get the help they need to integrate into every-day life. Furtermore, there is no reliable information about the institutions which do exist, so parents find it difficult to locate any source of help. REPERIBILITÀ info@cnranire.it
FORMATO cartaceo AREA Ricerche ANNO 2000 AUTORE Elisabetta Baioni e Maria Grazia Tabacchi RIASSUNTO With the term “severe mental handicap” we mean a clinical condition in which cognitive abilities, relational and emotional development and the adaptive behaviour to the environment are severely compromised. REPERIBILITÀ info@cnranire.it
FORMATO cartaceo AREA Ricerche ANNO 1987 AUTORE D R Nicolas Citterio PAGINE 9 RIASSUNTO Queste parole, Rieducazione, Educazione, Riabilitazione, si possono prestare ad equivoci. In effetti non intendo considerare lo sport ad alto livello, le competizioni o la partecipazione alle gare di interesse nazionale, internazionale ed olimpionico, che sono regolamentate dalla federazione italiana sport handicappati (F.I.S.Ha.), ma unicamente l’attività neuro-motoria, psico-motoria e relazionale che riveste ruoli e funzioni insostituibili ai fini del recupero dei disabili. Alle parole dunque Rieducazione Equestre, preferisco Terapia col Cavallo. REPERIBILITÀ info@cnranire.it
FORMATO cartaceo AREA Ricerche – 28° Smnario ANIRE – Verona Fieracavalli 8 nov 2014 ANNO 2014 AUTORE Dottoressa Danièle Raynode Nicolas Citterio PAGINE 30 RIASSUNTO L’interesse di questa ricerca è d valutare l’efficacia del “Global Rehabilitation Method with Horse” nel quadro dell’integrazione della persona disabile e la sua incidenza sui dati ufficiali 4,1 milione di persone disabili, l’84% pari a 3444 milioni non lavora e dimostrare che il metodo influisce per l’8,7% degli iscritti pari a 170 utenti. REPERIBILITÀ info@cnranire.it
FORMATO cartaceo AREA Ricerche ANNO 2000 AUTORE M Verga, E Canali, M Minero – Ist Zootecnica,Fac Medicina Veterinaria, Milano PAGINE 6 RIASSUNTO Il cavallo è l’elemento caratterizzante la riabilitazione equestre, in tutte le varie fasi. Le sue caratteristiche fisiche e comportamentali sono determinanti per la qualità e quindi per il successo di questo tipo di terapia (Engel, 1992). Per questo, è molto importante scegliere correttamente i cavalli da inserire in un programma di riabilitazione e seguirne accuratamente la gestione ed il comportamento. Nella scelta, ci si orienta preferibilmente verso soggetti non troppo nevrili come potrebbero essere i Purosangue, si escluderanno cavalli molto giovani e stalloni, mentre più idonei risulteranno femmine e castroni con più di sette–otto anni di età. I cavalli di R.E. dovrebbero inoltre possedere una reattività equyilibrata nei confronti dei cavalieri- azienti, infatti la capacità di instaurare legami e di rispondere agli stimoli costituiscono elementi chiave e rendno il cavallo insostituibile nei processi riabilitativi (Strauss, 1995). Se è vero che un caallo eccessivamente reattivo potrebbe essere moltopericoloso, anche un soggetto passivo risulterebbe poco stimolnte per il paziente che di conseguenza potrebbe perdere la motivazione alla terapia. Da quanto accennato sopra, emerge l’importanza di valutare oggettivamente non solo la conformazione e l’equilibrio di questi animali, ma anche il loro temperamento e reattività (Anderson et al. 1998). REPERIBILITÀ info@cnranire.it
FORMATO cartaceo AREA Ricerche ANNO 1985 AUTORE E C A Armstrong F Myco M L Sandilands PAGINE 10 RIASSUNTO La presente ricerca tenterà di stabilire il livello di miglioramento che si verifica fra gli adulti handicappati fisicamente e mentalmente che intraprendono l’equitazione terapeutica e quali aspetti di questo miglioramento posano essere misurati. Si fanno molte affermazioni non documentate sui vantaggi del movimento ritmico del cavallo e sul calore del suo corpo ai fini di un miglioramento fisiologico dell’equilibrio e del coordinamento nel paziente. Inoltre, l’amicizia e comprensione per l’animale da parter del cavaliere e l’accettazione del cavaliere da parte del cavallo, si dice migliorino la sicurezza di sé e l’affettività. Si ritiene che l’occasione sociale, l’essere cioè con altri cavalieri, volontari e istruttori, sia benefica ai fini di una modifica dei problemi comportamentali. La presente ricerca vuole esaminare quanto sopra nel tentativo d’identificare quali aree possano prestarsi ad un ulteriore studio. La metodologia tenderà di quantificare il miglioramento del movimento spinale e dell’equilibrio, del comportamento dell’affettività nell’adulto. Inizialmente questo studio si limiterà agli ad ulti, ma una volta che i metodi e gli strumenti di ricerca siano stati confermati, verranno effettuati ulteriori studi sui bambini handicappati. REPERIBILITÀ info@cnranire.it
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